Ughi Bruto Diodato Emilio Ughi

 Uto Ughi (Busto ArsizioLombardije21 januari 1944)  is an Italian violinist and conductor. He was the music director of the Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia between 1987–1992. He is considered one of Italy’s greatest living violinists and is also active in the promotion of classical music in today’s culture.

When he was young he started to play the violin, at only «5 or 6 years» he said, and he made his debut at 7 years old, at the Teatro Lirico di Milano. At 12 years he was considered a mature artist.

He involves himself in many activities to promote music culture. He is the founder of several music festivals, namely “Omaggio a Venezia“, “Omaggio a Roma” (1999–2002) and “Uto Ughi per Roma.” In tandem with Bruno Tosi, Uto Ughi instituted the musical prize “Una vita per la Musica” (“A life for Music”).

On September 4, 1997 he was commissioned Cavaliere della Gran Croce by the Italian President and in 2002 he received a degree honoris causa in Communication studies. He has won various awards, the most prestigious “Una vita per la musica – Leonard Bernstein” (23/6/1997), “Galileo 2000” prize (5/7/2003) and the international prize “Ostia Mare” (8/8/2003).

Ughi has possessed the following fine instruments: the Van Houten-Kreutzer (1701) and Sinsheimer-General Kyd-Perlman (1714) by Antonio Stradivari; and the Kortschak-Wurlitzer (1739), Ole Bull (1744) and Cariplo-Hennel-Rosé (1744) by Giuseppe Guarneri del Gesù.

He received the America Award of the Italy-USA Foundation in 2015.

Uto Ughi è nato a Busto Arsizio da Bruno Ughi, avvocato originario di Pirano in Istria, e da Maria Miana, nativa di Voltago Agordino. Ha iniziato da piccolo («a 6-7 anni» dice lui stesso) lo studio della musica e del violino presso la Scuola di musica “Giovanni Battista Pergolesi” a Varese, sotto la guida di Ariodante Coggi, debuttando a soli sette anni al Teatro Lirico di Milano e imponendosi subito all’attenzione della critica e del pubblico come uno straordinario talento. Ha studiato con George Enescu a Parigi, con Corrado Romano a Ginevra, con Yvonne Astruc e Riccardo Brengola all’Accademia Chigiana di Siena, incontrando nel ricco ambiente culturale senese Andrés Segovia e Pablo Casals.

Nel corso della sua carriera si è esibito con le maggiori orchestre del mondo (tra cui la Concertgebouw di Amsterdam, la Boston Symphony Orchestra, la Philadelphia Orchestra, la New York Philharmonic, la Washington Symphony Orchestra, la Philharmonia Orchestra di Londra, la Bayerischer Rundfunk, i Filarmonici di Roma e l’Orchestra Rai di Torino) e sotto la direzione dei più prestigiosi direttori, tra cui CelibidacheGiuliniPrêtreSawallischSinopoliKondrašinHaitinkRostropovichMazeel e Davis. Particolari consensi ha riscosso al Festival di Salisburgo e in India, con l’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Zubin Mehta.

Uto Ughi, oltre ad una prolifica attività concertistica sia in Italia che all’estero, ha dato vita a diversi festival e rassegne musicali, quali “Omaggio a Venezia” (1976), finalizzato alla raccolta di fondi per il restauro dei monumenti della città e “Omaggio a Roma” (1999-2002), per la diffusione del patrimonio musicale. Dal 2003 gli scopi di tali eventi sono stati ripresi nel festival “Uto Ughi per Roma”, del quale Ughi è fondatore e direttore artistico. Da ricordare anche l’istituzione, con Bruno Tosi, del premio “Una vita per la Musica”

Il 4 settembre 1997 gli viene conferita dal Presidente della Repubblica l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce per i suoi meriti in campo artistico, mentre nell’aprile del 2002 riceve la Laurea honoris causa in Scienze delle Comunicazioni. Fra le altre onorificenze ricevute da Uto Ughi, vi sono il titolo di Accademico di Santa Cecilia (1978), di Commendatore della Repubblica (18 febbraio 1981, conferitogli dal presidente Pertini), di Gran Ufficiale (2 giugno 1985). Tra i riconoscimenti più significativi vi sono il premio “Una vita per la musica – Leonard Bernstein” (1997), il Premio “Galileo 2000” (2003), il Premio internazionale “Ostia Mare” di Roma (8 agosto 2003), il Premio America della Fondazione Italia USA (2015) e il Premio Internazionale Cicognini (2019). Uto Ughi nel 1970

Nel 2013 esce per Einaudi la sua autobiografia Quel diavolo di un trillo. Note della mia vita. Nel 2020 durante il lockdown per la pandemia di COVID-19 è scelto dal Ministero degli Esteri per diffondere nel mondo un messaggio di promozione della cultura italiana assieme ad altre personalità del mondo musicale come Andrea BocelliPaolo FresuRenato ZeroTiziano Ferro e Massimo Ranieri.

Strumenti

Tra i violini suonati da Ughi, due strumenti sono oltremodo preziosi: lo Stradivari Van Houten-Kreutzer  del 1701, appartenuto al violinista omonimo al quale Beethoven aveva dedicato la Sonata in la maggiore op. 47, ed il Guarneri del Gesù Cariplo-Hennel-Rosé del 1744, appartenuto ad Arthur Grumiaux. In passato ha posseduto anche lo Stradivari Sinsheimer-General Kyd-Perlman[ (1714) e i Guarneri Kortschak; ex-Wurlitzer (1739) e Ole Bull[ (1744).

Televisione

Dal 7 giugno 2008 Uto Ughi ha condotto su Rai 1 il programma Uto Ughi racconta la musica. Si trattava di una serie di dieci brevi episodi della durata fra i 15 ed i 20 minuti, trasmessi a mezzanotte. Il programma, registrato in varie location, si compone di tre parti: una breve spiegazione iniziale seguita dell’esecuzione di uno o più brani e conclusa da un’informale discussione fra il maestro ed un gruppo di giovani.

Il 13 giugno 2017, dal Teatro La Fenice, ha partecipato alla puntata Stanotte a Venezia della serie Stanotte a… condotta da Alberto Angela, in cui ha raccontato la vita di Vivaldi e interpretato alcuni brani da Le quattro stagioni . Il 22 settembre 2018 Ughi è di nuovo ospite del programma di Angela svoltosi questa volta a Pompei; qui, nello scenario del Teatro Piccolo, il violinista racconta come il giovane Mozart, in viaggio a Napoli, fu ispirato dal Tempio di Iside per la composizione de Il flauto magico.

Violin Concerto in A minor op 53 by Antonin Dvorak 1. Allegro, ma non troppo 2. Adagio, ma non troppo 3. Finale: Allegro giocoso, ma non troppo Uto Ughi, Violin Philharmonia Orchestra Leonard Slatkin, Conductor
Concerto di Uto Ughi ed i Filarmonici di Roma
Uto Ughi interpreta Le quattro stagioni di Vivaldi per Alberto Angela

Al teatro La Fenice di Venezia, tempio della musica, il grande maestro Uto Ughi durante un’intervista di Alberto Angela per il programma “Stanotte a Venezia” interpreta alcuni pezzi delle quattro stagioni di Vivaldi e ci fa addentrare nella magia di quella musica descrittiva che giunge alle nostre orecchie delicata come un sonetto.

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